Il buon esempio.

Se predichiamo il rispetto delle regole, non dobbiamo razzolare male con quelle grammaticali.  Roberto, non sei Pirandello. Segui le regole con noi. È divertente, sai?

Il (mio) cantante.

MediaWorld, Trieste
Fanno bene i commessi di MediaWorld a non farsi trovare in giro!

La Capitale.

Fonte repubblica.it
Roma, stazione Tiburtina
Quando l'errore è su comunicazioni così ufficiali, diventa opera d'arte.

L'autobus.


Le parole hanno il potere di distruggere, ma in questo caso non mi basterebbero: vorrei tagliare le manine a chi ha osato calpestare così le regole grammaticali e, oserei dire, della decenza linguistica.
Ma come si fa? E poi, tutta questa fatica di infilare lì questa frase per cosa? Che cosa c'entra con i climatizzatori giapponesi? Che cosa mi aggiunge all'immagine? 
Piuttosto, lo sanno i giapponesi che i loro prodotti vengono pubblicizzati senza alcun rispetto delle regole? 

La destra.


Anche se la campagna elettorale è in pausa, le chicche dalla politica non mancano.

"Ce n'è" è la forma corretta, derivante dalla contrazione per eufonia delle due "e" della frase completa "ce ne è".

La didascalia.

corriere.it
Inaspettati effetti devastanti della tortura.

Le Poste Italiane.

Nel caso del post precedente, Poste Italiane non aveva alcuna responsabilità sulla scorrettezza della frase, chiaro. Qui invece? Qui sì! Questo grassetto"qual'è" fa bella mostra di sé su www.posteitaliane.it.

Il phishing.


Questo post ha anche utilità sociale. Se ricevete un messaggio dalla vostra banca o da enti che hanno a che fare con il denaro e questo messaggio è sgrammaticato, allora è phishing. Se siete fortunati, è sgrammaticato già nel testo dell'oggetto, quindi potete tranquillamente evitare di aprirlo e cestinarlo direttamente.
Vedete che è importante conoscere bene la lingua? Non ci si fa imbrogliare. Oppure, visto dall'altro punto di vista, si imbroglia meglio ;)

Il battage elettorale - continua.


A parte i refusi e altre imprecisioni varie, lo status di facebook di questa candidata merita un post a sé grazie allo splendido congiuntivo mancato nella penultima riga.

Rendere fa: renda - renda - renda - rendiamo - rendiate - rendano.

Il battage elettorale.

Non vedo che l'ora che arrivino le elezioni e non perché sia così impaziente di esprimere la mia preferenza, ma perché non ne posso più degli annunci che infestano facebook, pieni di schifezze varie (vedi anche Il vendemmiatore e Il candidato sindaco).

Vediamo un altro paio di esempi:

In questo caso il candidato parla dichiaratamente e chiaramente ai giovani. Lo si capisce non solo dal contenuto dell'annuncio, ma anche dall'abuso delle "X" al posto della preposizione "per". Non è dato sapere se la scelta sia stata legata al risparmio di lettere che gli annunci di facebook impongono, ma se così fosse, si sarebbe potuto scrivere: "Per i giovani, il divertimento e il turismo. Per i disabili, la famiglia, gli animali, una migliore (e non migliora!) vivibilità. Per Trieste."
Pulito, chiaro, senza la carneficina di preposizioni e senza ripetizioni.
A meno che non si tratti di un messaggio subliminale che ci dovrebbe spingere ad associare alla X del voto il nome di questo candidato. In quest caso, chapeau!

Questo che problema ha? Che ci si rivolge come se a parlarci fosse una terza persona che sostiene la candidatura del signor De Francesco, perché lo conosce, perché si fida di lui. Invece sul finale crolla tutto e Giuseppe ci rivolge un'implorazione diretta con un bell'imperativo.

PAGLIA consigliere invece ha una concezione tutta sua della maiuscole e della punteggiatura: inizia la frase con una minuscola, scrive "voce", nome comune di cosa, in maiuscolo, non valuta di mettere nemmeno una virgola prima di "rappresentante", che scrive maiuscolo senza ragione, fa diventare maiuscolo anche il "volontariato" e lascia la frase in sospeso, senza un punto finale. Insomma, tutte queste maiuscole sui sostantivi? Perché? Forse la signora Paglia è di madrelingua tedesca?

E forse la signora Zancola è di madrelingua inglese. Thank you for welcoming me!

Se questo è un messaggio... Forse la strategia della candidata si basa unicamente sul concetto che l'importante è esserci!

Un refuso sulla prima parola (due "L" per "lista") ha rubato lo spazio per il punto finale. Ma quello che mi è piaciuto di questa inserzione è la pacatezza della rivoluzione moderata. Niente panico. Pian e ben, come si dice a Trieste.

Il Cesareo.

www.salentotravels.it

Riporto qui la frase perché non si legge molto bene: 
Porto Cesareo e' situato in una frastornata insenatura della Costa Ionica distante da Lecce 29 km, e 35 km da Gallipoli.

Immagino che il cesareo sia un'esperienza che lasci frastornate, ma credo che un'insenatura possa ambire a essere semplicemente frastagliata. Comunque è stata simpatica come scelta, mi ha fatto molto ridere.
La scelta poco felice del termine ha oscurato la "e" accentata in modo sbagliato, l'inutile virgola dopo "29 km" e "mappa" scritto maiuscolo.

Il vendemmiatore.

Ora, è chiaro che sono una sostenitrice della lingua italiana e cerco sempre di usare i termini italiani anche se vanno di moda quelli inglesi. Purché la scelta sia effettivamente possibile, senza rischiare di sembrare una vecchia bacucca o, peggio, avere un effetto ridicolo. Internet è un mezzo moderno, il suo lessico è quasi totalmente inglese e in alcuni casi abbiamo italianizzato certi termini che ora utilizziamo senza problemi. "Cliccare" è uno di questi. Non mi scandalizzo se su una pagina web vedo scritto "Clicca". È consuetudine ed è il termine corretto per indicare quella azione. Certo, in un momento di paranoia potrebbe venirmi in mente di tentare di trovare un sinonimo, magari più italico, ma fatemi licenziare il giorno in cui dovessi dire o scrivere "pigia qui"! A meno che non si tratti della festa dell'uva.

Il candidato sindaco.

Sono d'accordo, è arrivato il momento di cambiare.
Cominciamo a cambiare l'accento sul "perché"?
Forza e coraggio!

Il trota.

Screenshot pagina flickr di Renzo Bossi pubblicata da repubblica.it

Non è nemmeno un errore grave, per uno che ha ripetuto l'esame di maturità tre volte.
Più che altro, è un errore insolito: a quanti di voi è mai venuto il dubbio che "sci" si scrivesse con due "i"?
Mah...
repubblica.it fa notare che l'errore è stato ripetuto venticinque volte. Nulla di casuale, dunque.
Perché non mi stupisco?

Il Direttore Organizzativo.

Ci sono casi in cui l'uso del congiuntivo è effettivamente difficile e poco frequente. Frasi in cui ormai siamo abituati a usare l'indicativo invece del modo verbale ostico per eccellenza, anche se sarebbe più corretto. Ma il caso di questo post su facebook non credo rientri ancora in questa casistica. Almeno spero! Soprattutto se a scrivere la frase è una delle personalità che dovrebbero contribuire ad accrescere il livello culturale della città in cui vivo.
Non c'è bisogno che ve lo dica, ma per completezza di informazione, la coniugazione corretta sarebbe stata: "Non sapevo che soffiasse".

La contestatrice.


Sono d'accordo. Magari insegniamo (con la i) loro anche un po' di italiano, però?